Missionari della diocesi albese


Molti missionari e missionarie della Diocesi di Alba sono tornati al Padre, hanno aperto strade e condiviso speranze e angosce in molti luoghi della terra, radici e storie generative.

La storia della missione cristiana albese continua, lunga e ricca di tappe forti, di inculturazione del Vangelo, di primo annuncio e di un profondo radicamento nella storia e cultura del popolo. E’ una storia fatta di prossimità, incurante nel prendere le distanze di sicurezza. Sono testimonianze di vita povera, di lieta fraternità e responsabilità con momenti di lotta nonviolenta molto forte. L’alfabeto dell’umano è stato coniugato giorno dopo giorno dentro situazioni sempre nuove in cui costruire spazi di ascolto, dare risposte faticose, immersi nel tessuto della vita quotidiana. Sono sane radici da coltivare. 

I missionari ad gentes:

Patrizia Manzone e Michael Kasela, originari di Monforte e del Kenya, missionari laici a Marsabit, famiglia aperta con l’intelligenza del cuore, ospitale nell’unire Evangelo e culture locali in costante dialogo. Oggi sono famiglia missionaria Km0 e animatori di percorsi per giovani che si preparano a viaggi missionari. Vivono a Cherasco in una struttura con spazi per l’accoglienza e “vicini” di casa delle suore Somasche. Con don Flavio Costa sono direttori del Centro Missonario Diocesano.

Fabio Costamagna, di Narzole, ha fatto un’esperienza di un anno in Brasile in una realtà dell’Associazione Papa Giovanni XXIII con la nuova convenzione breve per giovani. Oggi si è messo a servizio della Comunità Papa Giovanni attraverso il servizio civile.

Aurora Del Duca, di Castagnole delle Lanze, è missionaria in Bolivia con l’Operazione Mato Grosso uccpandosi di sei piccole parrocchie in collaborazione con  missionari ecuadoriani, colombiani, boliviani, venezuelani, africani, spagnoli, tedeschi, italiani.

Giuseppe Marengo, laico focolarino nelle Filippine presente nelle comunità locali per formazione di giovani e famiglie in dialogo con le diverse religioni.

Padre Serafino Chiesa, padre salesiano, è missionario in Bolivia a Kami, un piccolo villaggio a 4.000 metri di altezza, sulle Ande boliviane dove è promotore di progetti di sviluppo tra i quali quello della centrale idroelettrica, abbandonata dallo Stato, e recentemente rimessa in funzione.

Pe Luis Pescarmona impegnato nella pastorale sociale e nel supporto a progetti di sviluppo rurale e agricoltura biologica: competenza e determinazione a servizio continuo di cammini di liberazione nelle aree più emarginate continuamente minacciate da politiche di sfruttamento.

Pe Sergio Stroppiana, missionario ad gentes a Curral De Dentro, in comunità rurali per rafforzare progetti di bene comune nel coltivare la terra insieme. Ha anche avviato progetti di sostegno a bambini e adolescenti nella loro formazione spirituale-umana.

Don Renato Rosso, missionario a servizio popoli nomadi più esclusi della terra, nomade lui stesso con le popolazioni nomadi: dal Bangladesh al nord Africa fino all’India. Si occupa di progetti di educazione e accompagnamento spirituale.

Suor Lucia Cantalupo, missionaria in Brasile a Sapè e le numerose comunità di Suore Luigine in India, Bangladesh e Brasile impegnate nella prima evangelizzazione, cura di orfani e famiglie emarginate e tribali. Un lavoro costante e nascosto.

Facciamo anche memoria del servizio missionario di Don Lisa,  Pe Massimo Bonino e Pe Piero Tibaldi già missionari in Brasile e recentemente tornati alla casa del Padre. Hanno aperto cammini e avviato progetti, che oggi proseguono grazie a laici locali che con gratuità e competenza si impegnano a proseguire la loro opera.

Molte persone sostengono queste iniziative dei nostri missionari con adozioni a distanza e offerte>>.

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