Mt 22,11-14
Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Dal messaggio di Papa Francesco per la giornata Missionaria 2024
“…Non dimentichiamo che ogni cristiano è chiamato a prendere parte a questa missione universale con la propria testimonianza evangelica in ogni ambiente, così che tutta la Chiesa esca continuamente con il suo Signore e Maestro verso i “crocicchi delle strade” del mondo di oggi. Sì, «oggi il dramma della Chiesa è che Gesù continua a bussare alla porta, ma dal di dentro, perché lo lasciamo uscire! Tante volte si finisce per essere una Chiesa […] che non lascia uscire il Signore,
che lo tiene come “cosa propria”, mentre il Signore è venuto per la missione e ci vuole missionari». Che tutti noi, battezzati, ci disponiamo ad andare di nuovo, ognuno secondo la propria condizione di vita, per avviare un nuovo movimento missionario, come agli albori del cristianesimo!…
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racconto di Alessia:
Buonasera,
Io sono Alessia, e quest’estate ho avuto l’opportunità di vivere un mese di esperienza missionaria nella diocesi di Marsabit con Patrizia e Michael e di essere accolta in una famiglia locale.
Ho vissuto esattamente quanto descritto in questo pezzo di Vangelo: la bellezza di incontrare una cultura diversa ma comunque tante persone simili a me.
Persone meravigliose che mi hanno accolta e che come me avevano tanta voglia di raccontare, ma anche di conoscere e imparare.
La mia famiglia, con cui sono riuscita a costruire dei rapporti più profondi, che durano tutt’ora, è stata la prima ad accogliermi in casa, come una figlia, fin da subito, ribattezzandomi un nuovo nome tradizionale. Non mi hanno mai fatto mancare mai niente. Mi ricordo di tutte le sere passate a cucinare, a conoscerci, e a farci mille domande, (la scuola, il lavoro, la religione, le tradizioni…) ma non bastava mai il tempo.
Anche in parrocchia, ogni volta che andavamo venivamo accolte e viziate come grandi ospiti.
Quando andavamo in visita nei villaggi la gente veniva a conoscerci, ci invitava a entrare nelle loro capanne, anche se non riuscivamo a entrare tutte insieme… ci offrivano il tè Chai e tutto quello che avevano.
Mi hanno dato tanto, sicuramente più di quello che io ho dato loro. Mi hanno insegnato cosa vuol dire accogliere veramente…